MAGNOLIA, L’ASSISTANT COACH FILIPPONIO PUNTA TUTTO SULLE PECULIARITÀ CAMALEONTICHE
Cuore, e tanto. Applicazione continua. E il lavoro costante su dati e video. Rosario Filipponio, assistant coach della Magnolia Campobasso, è un po’ la ‘cerniera’ dello staff tecnico rossoblù in cui condivide, con Andrea Anzini, il compito di assistant coach del capo allenatore Mimmo Sabatelli.
Anche nel suo caso, come in quello dei suoi colleghi alla guida del team cestistico di A2 femminile griffato La Molisana, c’è un’esperienza importante da giocatore nel ruolo di playmaker cui ha fatto seguito un percorso sostanzioso a livello tecnico sul fronte maschile, sia tra i senior che sul fronte under, versante che l’ha visto impegnato anche in rosa, una sorta di preparazione all’attuale esperienza anche per lui al bis dopo quella che è stata la stagione d’esordio.
ESPERIENZA FRUTTUOSA Ed è proprio sui riscontri dello scorso torneo che – per Filipponio – troverà forza il cammino che sarà.
«Partiamo forti del vissuto del nostro primo torneo in A2 che ha riportato, dopo diverse stagioni d’assenza, un torneo senior di prima fascia a Campobasso. Senz’altro il basket in rosa ha caratteristiche differenti rispetto a quello maschile, ma al di là delle specificità di genere, le soddisfazioni che riesce a trasmettere sono forti, il che ci rende pronti per questa nuova avventura».
INTELLIGENTI PAUCA Dettagli, tra l’altro, approfonditi ulteriormente nel pensiero dell’assistant coach rossoblù. «Senz’altro, a livello senior, il basket maschile ha una componente fisica più accentuata. Le ragazze, però, sono più rapide nel recepire quelli che sono gli input trasmessi dallo staff tecnico e ad applicarli alla lettera durante le partite e più in generale nel corso della stagione».
GRIGLIA DI PARTENZA A dare ulteriore ‘pepe’ a quello che sarà l’avvio di stagione delle rossoblù – lunedì l’avvio delle sedute – ci sono peraltro anche i giudizi degli addetti ai lavori che pongono i #fioridacciaio in prima fila nell’ideale griglia del girone Sud della serie A2.
«Uno stimolo ed al tempo stesso una forte responsabilità – precisa Filipponio – ma anche il segnale di un ottimo lavoro di costruzione della squadra, ripartendo dalle conferme di tre elementi come Di Gregorio, Ciavarella e Reani che, prestazioni alla mano, hanno rappresentato un vero e proprio asse portante per il gruppo nell’ultimo campionato. Accanto a loro sono stati inseriti elementi come Porcu, Marangoni, Želnytė, Bove e Smorto che hanno, dalla loro, due caratteristiche ben precise: elementi protagonisti in A2 oppure giocatrici che arrivano in categoria dall’A1».
IDENTIKIT POLIEDRICO Così, dati alla mano, per l’assistant coach rossoblù c’è un’impronta ben precisa nella Magnolia che verrà.
«Tutte le nostre giocatrici – spiega – possono fare tutto. Le nostre lunghe Bove, Reani e Želnytė sono in grado di non dare punti di riferimento. Di Gregorio è particolarmente performante nelle conclusioni dall’arco dei tre punti e Ciavarella ormai è divenuta una certezza assoluta nella pallacanestro tricolore dopo quanto fatto con la nazionale senior di basket tre contro tre».
MODUS OPERANDI In effetti, la Magnolia che verrà, dalla sua, ha la possibilità di avere tante anime in grado di convivere tra loro: da un lato una più garibaldina all’insegna della velocità, dall’altro una più granitica sfruttando l’opzione di un quintetto più fisico.
«Abbiamo la possibilità di poter correre se vorremo – concorda Filipponio – oppure di poter far valere muscoli e centimetri in determinate situazioni alzando il quintetto. Sono due opportunità parimenti utilizzabili e, in tal senso, il ricco calendario di amichevoli che abbiamo approntato ci darà un opportuno quadro della situazione su quanto potremo fare in prospettiva».