LA MOLISANA MAGNOLIA, RITORNO A MARGHERA PER PROVARE A REGALARSI L’ACCESSO ALLA FINALE

Diciannove punti da difendere, figli dell’85-66 ottenuto domenica scorsa all’Arena. La Molisana Magnolia Campobasso junior, impegnata nel torneo di serie B, si proietta sulla trasferta del primo lunedì di giugno (palla a due alle ore 20, arbitri i trevigiani Bortolotto e Zanelli) nell’area lagunare per sfidare il Giants Marghera, match che deciderà chi andrà a sfidare il Torino (vincitore anche al ritorno sul Canegrate) per la finale promozione del concentramento due.

SETTIMANA PARTICOLARE Per le rossoblù l’avvicinamento alla contesa con le veneziane è stato vissuto in maniera particolare. Il coach Gabriele Diotallevi è stato impegnato con tre elementi (Giacchetti, Mascia e Moscarella) tra Roseto degli Abruzzi e Mosciano Sant’Angelo per le finali nazionali under 17, col resto del gruppo che ha lavorato a distanza sotto le indicazioni dello stesso trainer in sede.

«Per noi – spiega alla vigilia lo stesso trainer rossoblù – quella di Marghera dovrà essere una partita di cuore in cui tutte dovranno fare qualcosa in più. Il distacco può essere un’arma a doppio taglio e cercheremo di trovare i giusti spunti lungo il viaggio verso il Veneto».

ENTUSIASMO DI BASE Senz’altro, per quanto stanno facendo con l’under 17, gli elementi impegnati in Abruzzo avranno ulteriori motivazioni in vista di questa contesa.

Che, per il coach campobassano, vedrà un gruppo – quello rossoblù – pronto a scendere in campo senza intenti speculativi, anzi con la volontà di far emergere le proprie caratteristiche.

«Ho sentito e letto tante dissertazioni sul nostro conto negli ultimi giorni – argomenta – ma quello che voglio rimarcare, una volta in più, è che il nostro gruppo ha alla base la volontà di far crescere i nostri elementi delle giovanili tramite esperienze fondanti come possono essere queste della cadetteria. Quello che più ci interessa è che giocatrici in vista per la loro classe d’età possano scendere sul parquet potendo aumentare la propria intensità. Le speculazioni tattiche le lasicamo alle senior. Noi continuiamo a fare la nostra pallacanestro. Saranno gl altri ad avere l’esigenza, eventualmente, di adeguarsi».

O, magari, come avvenuto in tutte le partite, di abbandonare la difesa a uomo e rifugiarsi nelle varianti tattiche della zona. «È un ulteriore premio alla bontà del lavoro di queste ragazze che, tra prima squadra e vivaio, sono cresciute in maniera impressionante».

(foto Stefano Saliola)