LA MOLISANA MAGNOLIA, PIENAMENTE SUPERATA LA PROVA DEL NOVE: ANCHE MILANO KO
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 64
REPOWER SANGA MILANO 49
(20-15, 37-26; 55-32)
CAMPOBASSO: Trimboli 6 (1/5 da 3), Morrison 8 (2/2, 1/3), Kacerik 9 (0/1, 3/6), Dedić 8 (1/4, 2/2), Kunaiyi 11 (3/4); Giacchetti 9 (0/1, 3/5), Quiñonez 8 (2/6, 1/4), Šrot 2 (1/1, 0/1), Narvičiūtė (0/1), Del Sole 3 (0/1, 1/1), Vitali (0/1). Ne: Mištinová. All.: Sabatelli.
MILANO: Madonna 12 (4/7 da 3), Toffali 19 (8/11, 0/2), Bonomi (0/4 da 3), Guarnieri 4 (1/7), Tulonen 10 (2/5, 2/3); Penz 3 (0/1, 1/4), Berretta (0/3 da 3), Vintsilaiou 1 (0/2), Finessi (0/1 da 3). Ne: Diallo Dieng. All.: Pinotti.
ARBITRI: Pazzaglia (Pesaro Urbino), Grappasonno (Chieti) e Tommasi Em. (Frosinone).
NOTE: partita legata alla maratona di Telethon con stand solidale all’esterno. Fallo antisportivo al 12’18” (22-18) per Penz (Milano). Tiri liberi: Campobasso 10/14; Milano 6/8. Rimbalzi: Campobasso 36 (Kunaiyi e Kacerik 6); Milano 26 (Toffali e Guarnieri 4). Assist: Campobasso 19 (Kacerik 4); Milano 8 (Madonna 3). Progressione punteggio: 8-9 (5’), 26-21 (15’), 44-32 (25’), 58-42 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 23 (55-32); Milano 3 (3-6).
Quinto successo consecutivo – record nelle quattro stagioni di A1 di Magnolia – nove exploit sulle dodici gare del girone di andata con un record di successi pari al 75%.
La Molisana Magnolia si congeda al meglio dall’anno solare 2023 non lasciando scampo a Milano e festeggiando con il proprio (sempre numeroso) pubblico, grazie ad un terzo quarto imperiale che risolve la pratica con le meneghine.
SPALLATE D’AVVIO Kacerik infiamma subito l’Arena, ma due triple in successione spingono avanti Milano di tre. Dedić sigla il 6-6, poi Morrison riporta avanti le rossoblù. Le meneghine sono on fire dall’arco e mantengono l’inerzia finché Kunaiyi non impatta a dieci. La nigeriana rimette avanti i #fioridacciaio dalla linea dei liberi. Poi la tripla di Trimboli vale il primo tentativo di fuga delle campobassane (15-10). Le ospiti provano a non demordere, ma Šrot amplia il distacco (19-12) e alla fine del periodo sono comunque cinque le lunghezze di vantaggio per le molisane (20-15).
MARGINE IN DOPPIA CIFRA Le lombarde dimostrano di essere particolarmente calde dall’arco dei tre punti, Quiñonez però spariglia nuovamente i conti con due rubate all’Arsenio Lupin (sulla seconda si conquista anche un fallo antisportivo). La tripla di Giacchetti regala due possessi pieni alle rossoblù (26-20), Dedić amplia il gap, anche se le ospiti dimostrano di esserci pienamente e provano ad irretire le magnolie con la zona (Giacchetti punisce). Kacerik offre alle sue, con una tripla, un vantaggio in doppia cifra, ampliato poi da Morrison con il tabellone che, all’altezza dell’intervallo lungo, racconta di un 37-26 in favore delle molisane.
FUGA DA APPLAUSI Il rientro dagli spogliatoi è sulle ali dell’appoggio a canestro di Morrison. La tripla di Dedić manda in visibilio i tifosi. Poi è Kunaiyi a colpire con continuità (in azione e a cronometro fermo). Quiñonez porta il gap a quota 16 (48-32) e Milano pare perdere totalmente la bussola in attacco. Kacerik viene invitata a tirare e non si fa pregare, poi Morrison fa veleggiare le rossoblù sul +21. Kunaiyi aumenta il vantaggio sino al +23 con cui si chiude il terzo quarto (55-32).
PASSERELLA ALL’ARENA Milano prova ad interrompere la propria astinena offensiva, ma Quiñonez con una tripla risponde. Coach Sabatelli ci chiama time-out. E la risposta materializzatasi nella tripla di Emma Giacchetti aumenta la soddisfazione in casa campobassana. C’è spazio anche per Laura Del Sole (per la termolese anche una tripla) ed Alessia Vitali per l’attesa di quello che è il punteggio sancito al suono dell’ultima sirena (ossia 64-49), mentre sugli spalti gli aficionados rossoblù si divertono intonando cori e sventolando bandiere con tanto di marcia di Radetzky in grado di far rivivere in Molise le atmosfere del concerto di Capodanno a Vienna durante l’abituale giro di campo delle rossoblù per ‘darsi il cinque’ coi propri fedelissimi.
SENSAZIONI EX POST Al termine in sala stampa nella consueta conferenza di fine gara le riflessioni su quanto è stato, per coach Mimmo Sabatelli, sono nettamente definite. «Con certezza abbiamo giocato puntando a dare il massimo e senza sottovalutare affatto l’avversaria, perché siamo consapevoli che non è possibile con nessuno. Senz’altro il break lo abbiamo dato nel terzo quarto perché abbiamo difeso com’è nelle nostre corde, concedendo loro soli sei punti, scavando così un divario importante. Era un’occasione per dare spazio a chi, dall’inizio dell’anno, si sta allenando con determinazione e credo che mi abbiano fornito nella circostanza l’ennesima dimostrazione di poter tenere il parquet e di questo sono felice perché ne avremo bisogno essendo il torneo ancora lunga».
COPPA ITALIA Con il quarto posto al giro di boa, le campobassane il prossimo 7 gennaio scenderanno in campo, sempre tra le mura amiche dell’Arena, per staccare uno dei quattro biglietti per le Final Four di Torino del 16 e 18 febbraio. Di fronte ci sarà chi, tra Sesto San Giovanni e proprio Milano, si imporrà nel confronto del 4 con le meneghine ospiti del Geas.
13 SARDO? Quanto al campionato, invece, il ritorno sul parquet avverrà solo il prossimo 13 gennaio. Per i #fioridacciaio, infatti, è in programma la trasferta al PalaSerradimigni sul campo della Dinamo Sassari, contro cui all’esordio, nell’Opening Day di Schio, le rossoblù diedero vita ad una prova di assoluto spessore, imponendosi di 22 (79-57) in una gara con la testa sempre avanti.