LA MOLISANA MAGNOLIA, CONTRO BRESCIA LA TENSIONE ATTANAGLIA LE GAMBE DELLE ROSSOBLÙ
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 51
BRIXIA BASKET BRESCIA 54
(13-15, 23-31; 37-40)
CAMPOBASSO: Trozzola 6 (0/2, 2/6), Quiñonez 18 (6/14, 0/1), Amatori 10 (2/3, 1/5), Šrot 8 (3/10, 0/2), Del Bosco 7 (2/7, 1/4); Baldassarre (0/1, 0/1), Vitali 2 (1/1, 0/1), Del Sole (0/1, 0/1). Ne: Pirillo, Moffa e Panichella. All.: Sabatelli.
BRESCIA: Celani 6 (3/10, 0/4), Tempia 19 (1/6, 4/13), Zanardi C. 17 (2/7, 1/9), Scalvini 2 (1/6, 0/1), Pinardi 2 (1/2, 0/1); Minelli 8 (1/1, 2/5), Micheletti, Moreni. Ne: Bordiga, Stefana, Iervolino e Duthlon Di Natale. All.: Zanardi S.
ARBITRI: Del Gaudio e Manco (Napoli).
NOTE: infortunio all’8’40” (taglio sulla fronte, suturato) per Trozzola (Campobasso), rientrata. Fallo tecnico a Sabatelli (allenatore Campobasso). Tiri liberi: Campobasso 11/18; Brescia 15/17. Rimbalzi: Campobasso 45 (Šrot 14); Brescia 47 (Tempia 10). Assist: Campobasso 14 (Amatori 5); Brescia 7 (Zanardi 4). Progressione punteggio: 6-7 (5’), 19-23 (15’), 34-33 (25’), 42-45 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 4 (19-15); Brescia 10 (23-33).
Si interrompe all’altezza dei quarti di finale lo strepitoso cammino per La Molisana Magnolia Basket Campobasso nei tricolori under 19 femminili di Battipaglia. Nella gara da dentro o fuori contro Brescia le rossoblù vanno vicinissime alla possibilità di finire tra le top quattro, ma finiscono con il pagare dazio a determinati particolari.
INSEGUIMENTO E TENSIONE È Brescia ad avere dalla sua l’inerzia, momento dopo momento, della contesa nel primo quarto con le magnolie che riescono anche a prendere margine grazie ad un 6-0 (10-7), arrivando poi sino al +4 del 13-9 con la tripla di Trozzola costretta poco dopo a lasciare il campo per un taglio alla testa, aspetto che fa smarrire le rossoblù costrette a subire un controsorpasso sino al 13-15 di fine periodo.
BREAK E CONTROSORPASSO Un altro parziale di 6-0 riporta avanti i #fiorellinidacciaio, ma Brescia mette a segno un 11-0 che cambia nuovamente le regole della contesa con le leonesse che hanno otto punti da gestire all’intervallo lungo (23-31).
DISCESA E RISALITA Le lombarde riescono ad arrivare sino ad un gap in doppia cifra (il +10 del 23-33), ma qui l’11-0 delle campobassane potrebbe essere il segnale dello strappo favorevole al quintetto di coach Sabatelli, che si lascia prendere dalla tensione e dalla relativa esperienza in queste competizioni e finisce con il fallire troppe occasioni, riportando la testa sotto con la tripla di Del Bosco (37-40).
AD UN PASSO L’ultimo periodo finisce con l’essere così la sintesi del ‘vorrei, ma non posso’. Campobasso arriva ad un solo punto in due circostanze (con Quiñonez ed una tripla di Trozzola negli ultimi secondi), ma alla fine deve lasciare il passo alle proprie avversarie, fallendo le ultime due triple tentate per il supplementare.
A REFERTO CHIUSO Da parte sua, il trainer rossoblù Mimmo Sabatelli ha comunque di che essere orgoglioso della prova delle sue. «Dobbiamo essere felici di quanto fatto, anche se senz’altro a stretto giro prevale il rammarico per quello che sarebbe potuto essere un risultato incredibile, l’accesso tra le prime quattro del torneo. Purtroppo, l’importanza della posta in palio, ci ha fatto partire contratti. L’infortunio di Manuela (Trozzola, ndr) ci ha creato qualche scompenso anche in virtù della relativa esperienza di questo gruppo. Questa è una squadra sotto età, del resto ad un certo punto eravamo in campo con una 2008 e due 2006, e pertanto ci prendiamo questo risultato».
Il vedere in semifinale le altre due squadre – Venezia e Sesto San Giovanni – provenienti dal girone delle rossoblù induce Sabatelli anche ad un’altra riflessione: quella cioè legata al peso della posta in palio nelle singole sfide affrontate.
«Nel girone – prosegue – abbiamo avuto la testa più leggera, giocando con serenità e forse qui, sapendo che eravamo di fronte ad un incrocio da dentro o fuori, abbiamo pagato dazio. Ma senz’altro siamo felici così e magari questa potrà essere una base di assoluto spessore in prospettiva».