LA MOLISANA MAGNOLIA, BLACK SUNDAY: REFERTO GIALLO CON SAN MARTINO E PREMASUNAC KO
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 54
FILA SAN MARTINO DI LUPARI 60
(15-9, 27-25; 38-41)
CAMPOBASSO: Trimboli 8 (2/4, 1/1), Chagas 4 (1/2, 0/6), Parks 9 (2/14, 1/3), Nicolodi 7 (2/5, 1/2), Premasunac 11 (5/7); Togliani 4 (1/5, 0/3), Quiñonez (0/4), Gray 11 (5/10). Ne: Del Sole, Amatori, Egwoh e Del Bosco. All.: Sabatelli.
SAN MARTINO DI LUPARI: Milazzo 9 (1/5, 1/4), Mitchell 10 (5/11, 0/1), Pastrello 4 (2/7, 0/3), Filippi (0/1, 0/1), Kelley 19 (5/12, 1/2); Russo 7 (1/4, 1/3), Pilabere 11 (5/8, 0/1), Guarise (0/1). Ne: Arado e Peresico. All.: Serventi.
ARBITRI: Tirozzi (Bologna), Nocera (Cosenza) e Di Marco (Ferrara).
NOTE: uscite per infortunio al 25’01” (torsione della caviglia sinistra) Nina Premasunac (Campobasso) e al 34’26” (botta all’altezza del ginocchio sinistro) Russo (San Martino di Lupari), non più rientrate. Uscita per cinque falli Gray (Campobasso). Tiri liberi: Campobasso 9/13; San Martino di Lupari 13/18. Rimbalzi: Campobasso 52 (Parks 17); San Martino di Lupari 38 (Kelley 11). Assist: Campobasso 8 (Togliani, Trimboli e Chagas 2); San Martino di Lupari 13 (Kelley 8). Progressione punteggio: 10-7 (5’), 20-16 (15’), 34-37 (25’), 45-50 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 8 (15-7); San Martino di Lupari 8 (50-58).
Il secondo stop consecutivo (peraltro sempre nello scenario dell’Arena) e piovendo sul bagnato – nella perfetta esemplificazione di quello che è il primo assioma della legge di Murphy per cui ‘se qualcosa può andare storto, lo farà’ – anche l’infortunio occorso ad una delle leader dei #fioridacciaio, la croata Nina Premasunac che, nelle prossime ore, andrà sotto i ferri per ridurre le problematiche diagnosticate con la stagione, di fatto, compromessa per l’interna balcanica.
Nel quinto confronto nell’arco di due settimane (una sequenza fisiologicamente difficile da sostenere, soprattutto nel novero dello sport al femminile), La Molisana Magnolia Campobasso cede di sei in casa al San Martino di Lupari nel recupero dell’ultimo turno d’andata ed incappa così nel quarto stop di questo ritorno sul parquet dopo 42 giorni senza confronti, finendo col pagare dazio ad un calendario perlomeno ‘cervellotico’, frutto dell’amplissimo numero di rinvii a causa del Covid-19.
ALTI E BASSI Ancora una volta, come già avvenuto giovedì contro la Virtus Bologna, l’abbrivio è diesel. San Martino di Lupari va sul 5-0, ma le rossoblù sorpassano (6-5) e con un ulteriore parziale di 9-0 dal 6-7 le rossoblù arrivano sino al massimo vantaggio di serata sul 15-7 con due possessi di margine da amministrare allo scadere del quarto (15-9).
MARGINE DA INERZIA Le campobassane cercano di mantenere margine a proprio favore nel secondo periodo con due possessi di margine pieni dopo il canestro di Gray. La pivot statunitense mantiene i sei punti di vantaggio sul 20-14, ma le ospiti non demordono e mettono assieme un parziale di 9-4 che le riporta sino al -1 del 24-23. Nicolodi con una tripla ampia il margine, ma le venete si riportano sotto all’altezza dell’intervallo lungo con le variazioni tattiche tra uomo e zona a livello difensivo operate dalle venete che finiscono per spezzare il ritmo alle rossoblù.
THIRD AGAIN Così come avvenuto contro Bologna è ancora una volta il terzo quarto a pesare nell’economia della contesa per le magnolie. Premasunac e Trimboli provano a dare uno strattone (32-27), ma con un parziale di 8-0 le ospiti ribaltano la situazione e a metà periodo sono avanti di tre, quando si materializza l’infortunio di Premasunac che è un fardello pesante sulle magnolie, anche a livello di morale.
Le campobassane si ritrovano anche a -5 con Togliani che riesce a riportare le sue sino al meno tre del 38-41 con cui si arriva al 30’.
SPRINT INFRUTTUOSO San Martino fugge anche sul +7 (38-45), ma Nicolodi e Trimboli riavvicinano le magnolie sino al meno due (43-45). San Martino risale in un amen a +7 (43-50), Campobasso arriva in due circostanze (con Parks prima e Gray poi) al meno due. Qui però con un 6-0 San Martino raggiunge il massimo vantaggio di serata (50-58), prologo ad un finale che sa di soddisfazione per le ospiti (54-60).
DALLA SALA STAMPA Commentando il match nella conferenza stampa di fine partita, il trainer delle magnolie Mimmo Sabatelli è serafico: «È stata una gara in cui siamo partiti anche abbastanza discretamente, nonostante fossimo sulle gambe per le poche rotazioni e per l’intenso periodo di gara da cui venivamo. C’è stato il rientro di Gray, ma abbiamo perso Premasunac, la nostra miglior giocatrice, aspetto che ha finito per influire sul finale. Abbiamo provato a compattarci ed in effetti c’è stata una reazione che ci ha portato ad arrivare a meno due, ma lì stanchezza e nervosismo hanno prevalso e si è poi materializzata questa partita».
FINE MESE Per le magnolie, ora, occorrerà attendere due settimane per proiettarsi sul prossimo impegno, quello del 27 contro Ragusa sempre all’Arena. Rinviato, infatti, il match del 20 al Taliercio di Venezia in casa dell’Umana Reyer per l’impegno in Eurolega delle lagunari. Dalla sfida con le iblee, però, per le rossoblù partirà un ulteriore ciclo di tre confronti ravvicinati nell’arco di otto giorni (ci saranno poi le trasferte a Sesto San Giovanni e Schio).