LA MOLISANA MAGNOLIA, ALL’ARENA CI SARÀ ANCORA SPAZIO PER IL MINISTRO DELLA DIFESA

Tre, per i cultori delle cifre, è il numero perfetto. E la stagione 2024/25 sarà la terza in rossoblù per Martina Kacerik, tra i fulcri del gruppo affidato a coach Mimmo Sabatelli, e sempre più pienamente #fioredacciaio per il suo temperamento.

La Molisana Magnolia Campobasso, così, potrà contare sull’esterna lombarda di origini slovacche anche per il torneo che verrà – il quinto nella massima serie per il team del capoluogo di regione – cui il team rossoblù si approssima forte del quarto posto al termine della regular season, il terzo dopo i playoff.

INTENSITÀ ASSOLUTA «L’ultima stagione ci ha regalato belle soddisfazioni. Personalmente, a livello di minutaggio, probabilmente le cifre non sono state quelle dell’anno precedente, ma l’intensità è stata ancora più ampia e l’importante, quando si è sul parquet, è dare il massimo nel frangente in cui si è sul parquet. Ed è questo l’intento che mi pongo per la prossima stagione, riuscire ad aumentare, se possibile, la sostanza e la qualità».

BUZZER-BEATER Sempre l’ultimo campionato ha portato con sé tante istantanee di rilievo per quella che i tifosi campobassani hanno definito, senza mezzi termini, il ‘ministro della difesa’ per le sue qualità di ‘stopper’ dei principali riferimenti offensivi avversari. Tra tutte, negli occhi e nel cuore degli appassionati c’è il buzzer-beater in casa della Geas Sesto San Giovanni in gara due dei quarti di finale dei playoff, sinonimo di una variazione d’inerzia nell’incrocio tra i due team.

«Il poter prendere consapevolezze nel corso della stagione ha anche accresciuto la fiducia. E, quando ce l’hai, ti senti serena e libera di esprimerti pienamente, riuscendo a tirare fuori qualcosa in più di te stessa. Diversamente, invece, finisci per fare un po’ più di fatica. Senz’altro Campobasso ha contribuito a darmi ulteriore tranquillità e serenità e, senza mezzi termini, quel canestro rimane un bel ricordo, una delle tante belle emozioni che ho vissuto sinora in Molise».

SUBITO ALL’OPERA E che l’esterna vuol continuare a vivere con forza anche per il 2024/25. Forte di un ultimo torneo in cui – a suo avviso – il punto di svolta è stato rappresentato «dalla grande voglia di lavorare assieme di tutto il gruppo e, anche quando c’era qualche risultato non felice, l’atteggiamento è sempre stato costruttivo senza puntare il dito contro alcunché, ma cercando anzi di compattarsi ancora di più ed aiutarsi a vicenda. In questo modo è naturale che salga la fiducia in tutto il gruppo e si scenda sul parquet con maggiore tranquillità e con la volontà di fare sempre meglio».

TO DO LIST Quanto alla Magnolia che verrà, per Kacerik «ci sarà sempre da lavorare. Le cifre suggerirebbero una traccia specifica sull’attacco, ma io ritengo che la crescita ci sarà con grande naturalezza. La base, come nell’ultima stagione, dovrà essere il gruppo. E, ovviamente, la difesa che è un nostro mantra. Ma quest’aspetto del gioco più ci si applica, più si ottengono i risultati. Del resto, con una base ben specifica, sarà ancora più concreta l’integrazione anche delle nuove e sarà possibile trovare la giusta via».

APPLICAZIONE AL TIRO In virtù di quelle che sono state le sue percentuali al tiro, in tanti, tra gli appassionati rossoblù, si sono sempre chiesti perché, in partita, l’esterna non è prodiga di conclusioni.

«Il mio intento, in attacco, è quello di raggiungere l’obiettivo di un gioco e non un fine specifico del tirare tanto per tirare. Poi, nel nostro roster, siamo in diverse con punti nelle mani, quindi ognuna ha le sue occasioni».

SUPPORTING CAST Più diretta, Kacerik, lo è con i sostenitori dei #fioridacciaio. «Il mio desiderio – argomenta – è quello di continuare a vedere un’Arena sempre piena, perché per nessuna avversaria è semplice giocare a Campobasso, e soprattutto di vederli sempre così appassionati e pronti ad incitarci».

OBIETTIVI PERSONALI Guardando a se stessa, poi, in vista del 2024/25 l’esterna rossoblù punterà «a migliorare perché si può crescere sempre in tutto, continuando a lavorare sodo, cercando di ispessire qualche cifra in attacco e crescere a tutto tondo, sia in campo che fuori».