LA MOLISANA MAGNOLIA, A RAGUSA NON BASTA UN PRIMO TEMPO DI GRANDE SOSTANZA
PASSALACQUA VIRTUS EIRENE RAGUSA 71
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 57
(20-17, 41-38; 59-49)
RAGUSA: Dotto 9, Consolini 4, Hampton 10, Anigwe 14, Vitola 12; Romeo 3, Attura 16, Sammartino 1, Di Fine 2. Ne: Salice, Mallo ed Olodo. All.: Diamanti.
CAMPOBASSO: Trimboli 4, Kacerik 5, Parks 12, Nicolodi 17, Milapie 4; Narvičiūtė 2, Battisodo 2, Quiñonez 11. Ne: Giacchetti, Trozzola e Vitali. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Attard (Siracusa), Raimondo (Ragusa) e Tarascio (Siracusa).
NOTE: uscita per cinque falli Anigwe (Ragusa). Fallo tecnico a Sabatelli (allenatore Campobasso). Fallo antisportivo ad Anigwe (Ragusa) e Nicolodi (Campobasso). Progressione punteggio: 11-7 (5’), 32-30 (15’), 49-43 (25’), 63-50 (35’).
Una buona prova restando in linea con le proprie avversarie sino all’intervallo lungo, poi lo strappo delle iblee nel terzo periodo marca le distanze con le rossoblù costrette ad un inseguimento continuo. Senza Togliani rimasta in Molise ed ancora in attesa di definire la questione della seconda americana, La Molisana Magnolia Campobasso cede nel primo dei due confronti del memorial ‘Passalacqua’ al PalaMinardi di Ragusa, ma lo fa non senza aver lottato sino in fondo e proseguendo nel suo percorso di crescita in vista del via al campionato con la possibilità, già nel secondo match contro le isolane, di aggiungere ulteriori dati nell’analisi complessiva del percorso di avvicinamento al campionato.
DOPPIA DIMENSIONE L’avvio di contesa è a tinte rossoblù con un parziale di 5-0 figlio di una tripla di Nicolodi (per una delle due ex di giornata sul versante campobassano anche la palma di top scorer di serata a quota 17) e di un canestro di capitan Trimboli. La reazione di Ragusa è veemente e porta le iblee ad avere due possessi di margine a metà periodo, ma Campobasso riesce ad avvicinarsi con tre punti da recuperare al 10’. Le rossoblù restano in linea con le proprie avversarie anche nel secondo quarto (solo due lunghezze di distacco al 15’) dovendo fare i conti con una tripla di gap all’intervallo lungo. Al rientro dagli spogliatoi le magnolie pagano dazio ad un po’ di stanchezza e finiscono con lo smarrirsi un po’ sia in attacco (qualche errori di troppo) che in difesa (diversi rimbalzi offensivi concessi). Ragusa, da quintetto esperto, sa come approfittarne e mette a segno un primo break che vale un vantaggio in doppia cifra al termine del terzo quarto. Nell’ultimo periodo le isolane riescono ad allungare ancora un po’ sino al +14 registrato a referto chiuso.
SINTESI FINALE Nella sua analisi conclusiva il coach dei #fioridacciaio Mimmo Sabatelli non può che soffermarsi sul doppio intreccio su cui è vissuta la gara. «Nei primi due quarti – spiega – si son viste cose positive e c’è stato grande equilibrio, seppur a fronte della loro grande pressione difensiva. Poi abbiamo pagato dazio alla stanchezza con un paio di momenti di appannamento di cui loro hanno subito approfittato grazie alla maggiore esperienza. Per noi questi sono dettagli su cui poter migliore in prospettiva, nella consapevolezza che eravamo anche senza Anna Togliani e, tra le lunghe, paghiamo ancora l’assenza di una rotazione. Con certezza abbiamo ancora del margine, considerando che, sinora, abbiamo dato maggiore priorità all’aspetto fisico e le gambe, in effetti, un po’ ne risentono. Nei prossimi giorni, poi, inizieremo ad aumentare sempre più il lavoro di carattere tecnico in vista di quelle che saranno le due settimane che porteranno all’Opening Day di Cagliari. In tal senso siamo in linea con la tabella di marcia anche perché abbiamo dato vita a situazioni positive sia in attacco che in difesa, tanto più contro un’avversaria che lotterà sino alla fine per la posizione di vertice».
Un test di rilievo che si ripeterà – sempre sul parquet del PalaMinardi – nel novero del back to back legato al memorial ‘Passalacqua’.
«Nel confronto replay proveremo ad alzare l’asticella, cercando di evitare black-out nella ripresa, evitando di concedere tanti rimbalzi offensivi, limitando tra l’altro ulteriormente gli errori e puntando a migliorare le percentuali offensive», sintetizza Sabatelli.