LA MOLISANA MAGNOLIA, SERATA STORTA ALL’ARENA: SAN MARTINO SI CONFERMA BESTIA NERA

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 69

ALAMA LUPE SAN MARTINO DI LUPARI 75

(15-14, 36-31; 46-51)

CAMPOBASSO: Morrison 17 (6/9, 1/3), Kacerik 3 (1/5 da 3), Zięmborska 2 (1/5, 0/4), Madera 6 (2/3, 0/2), Meldere 6 (1/2); Kunaiyi 17 (7/11), Trimboli 4 (2/3, 0/1), Quiñonez 14 (3/3, 1/5), Giacchetti. Ne: Moscarella, Cerè e Bocchetti Ben. All.: Sabatelli.

SAN MARTINO DI LUPARI: D’Alie 2 (1/3, 0/1), Simon 22 (5/7, 3/4), Cvijanovic 13 (3/5, 2/5), Gilli 12 (4/5), Robinson 12 (2/4, 2/5); Del Pero 5 (0/1, 1/4), Guarise 10 (3/3, 1/1), Piatti (0/1, 0/1). Ne: Cedolini e Tau. All.: Piazza.

ARBITRI: Salustri (Roma), Agnese (Napoli) e Fiore (Napoli).

NOTE: uscite per cinque falli, nel Campobasso, al 37’43” (60-64) Quiñonez ed al 39’36” (69-71) Trimboli. Tiri liberi: Campobasso 16/19; San Martino di Lupari 12/17. Rimbalzi: Campobasso 27 (Zięmborska e Kunaiyi 5); San Martino di Lupari 29 (D’Alie e Robinson 5). Assist: Campobasso 16 (Trimboli 4); San Martino di Lupari 15 (D’Alie 6). Progressione punteggio: 8-4 (5’), 24-24 (15’), 40-40 (25’), 50-59 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 7 (40-33); San Martino di Lupari 11 (48-59).

 

San Martino di Lupari si conferma ‘bestia nera’ per La Molisana Magnolia Campobasso che, dopo tre successi consecutivi tra EuroCup e campionato, cede nel recupero della sesta giornata della Techfind Serie A1 complice un terzo quarto alterno che finisce per costringere i #fioridacciaio a risalire la china, trovando anche il pari, ma finendo con il cedere il passo nel finale.

ATTACCHI BLOCCATI Dopo un avvio all’insegna della tensione, le campobassane – prive dell’influenzata Sara Scalia – provano con un lavoro d’insieme a scrollarsi di dosso le proprie avversarie, ma San Martino riesce a rispondere colpo su colpo e si riporta sotto ad una sola lunghezza di distacco al 10’.

TENTATIVO DI FUGA L’equilibrio resta serrato nella prima metà del secondo quarto, poi Kunaiyi e Morrison, fattori sia in difesa – con le loro stoppate – che in attacco – con le proprie iniziative personali – ampliano il margine a favore delle rossoblù che, all’altezza dell’intervallo lungo, hanno cinque punti di vantaggio da gestire.

SOTTO PRESSIONE In avvio di terzo periodo le magnolie toccano anche due volte il massimo vantaggio di +7, ma qui subiscono un parziale di 12-0 che porta le giallonere ospiti ad arrivare sul +5 (40-45), margine che le patavine riescono a portare sino al 30’.

BEFFA FINALE L’onda lunga del break patito si fa sentire nell’ultimo periodo col San Martino di Lupari che arriva a prendere undici lunghezze di margine sul 48-59 poco prima di metà periodo. A quel punto le campobassane provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo e pian piano rientrano, pareggiando i conti a 69 con la tripla di Kacerik. Le uscite di falli prima di Quiñonez e poi di Trimboli, però, finiscono con l’irretire ulteriormente le rossoblù, costrette a cedere definitivamente il passo.

SABATELLI DELUSO A fine contesa, in sala stampa, coach Mimmo Sabatelli non nasconde minimamente il proprio disappunto. «È stata una brutta partita – attacca – e direi che c’è ben poco da dire. San Martino ha meritato, è venuta qui a giocarsela a viso aperto. Sono adirato perché abbiamo avuto un bruttissimo atteggiamento. Non salvo nulla e nessuna perché non si può giocare così una partita di questa importanza perché ci giocavamo un posto importante anche in prospettiva Coppa Italia. L’assenza di Scalia come fattore influente? Sarebbe un alibi. Questa squadra è così talmente profonda e ha tante peculiarità che non può permettersi simili gare. Ci siamo intestarditi nei tiri da tre e non si può difendere come abbiamo fatto».

FAENZA ALL’ORIZZONTE Dalla loro, a questo punto, le rossoblù saranno chiamate ad una necessaria reazione in occasione del match interno di domenica con palla a due alle 18 per la penultima di andata contro Faenza dell’ex Rachele Porcu.