MAGNOLIA, RISCATTO E SOLO APPLAUSI CONTRO IL SAN RAFFAELE
Ultimo periodo fenomenale per le rossoblù: Di Gregorio devastante firma un trentello
Coach Sabatelli soddisfatto: “Ora occorre ripartire dalle sensazioni degli ultimi dieci minuti”
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 81
SAN RAFFAELE ROMA 61
(20-13, 38-35; 58-54)
CAMPOBASSO: Alesiani 7, Di Gregorio 32, Ciavarella 14, Reani 9, Di Costanzo 8; Dzinic 2, De Pasquale 6, Dentamaro, Landolfi 3, Pompei A. Ne: Corsetti. All.: Sabatelli.
ROMA: Giorgi 15, Prosperi 17, Russo 2, Marchetti 15, Gelfusa 9; Nnodi 2, Pompei F., Salvagno, Zavagnini, Santulli E., Guerriero, Santulli M. 1. All.: D’Antoni.
ARBITRI: Lucarella (Taranto) e Marzo (Lecce).
NOTE: presenti in tribuna i vicepresidenti della Federbasket Gaetano Laguardia (vicario) e Mara Invernizzi. Fallo tecnico a D’Antoni (allenatore) e Giorgi (Roma). Fallo antisportivo ad Alesiani (Campobasso) e Gelfusa (Roma). Progressione punteggio: 13-4 (5’), 25-24 (15’), 47-49 (25’), 66-58 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 21 (81-60); Roma 3 (42-45).
Un altro tabù infranto. Dopo quello delle trasferte, in primis in Emilia Romagna, la Magnolia si mette alle spalle anche le incertezze sul parquet amico di Vazzieri, avendo la meglio di venti sul San Raffele Roma con un ultimo periodo semplicemente da applausi.
RITMI COMPASSATI Con Dzinic che parte in panca e Di Costanzo nello starting five Campobasso palesa qualche difficoltà offensiva in avvio: i primi sei punti, infatti, sono tutti dalla linea dei liberi con un attacco che non riesce ad essere pienamente fluido. Il primo canestro dal campo è di Alesiani e vale l’8-2 che sembra dare la stura ad una serata rosea. Anche perché il margine è confortante (12-4), ma – novelle Penelopi – le rossoblù disfanno la tela tessuta in precedenza. Roma riesce a scrivere un break di 6-2, che riavvicina le capitoline sino al -4 del 14-10. È il momento delle lunghe con Dzinic e Nodi Queen che vanno a segno. Poi il coast to coast di Dentamaro infiamma il PalaVazzieri prima dell’ultimo minuto di un periodo che si chiude con una palla persa in attacco di Dzinic, l’1/2 di Giorgi dalla linea dei liberi ed il canestro da sotto di Di Gregorio che vale il 20-13, prima della preghiera dall’arco dei tre punti di Giorgi sputata dal ferro.
PENELOPI IN ROSSOBLÙ Nel secondo periodo il San Raffaele Roma – complici anche gli errori in attacco delle campobassane – resta nei pressi delle rossoblù, che sono particolarmente disattente anche sul controllo dopo la rimessa (brutto pallone perso da Dentamaro che vale l’appoggio a tabellone facile di Giorgi). La tripla di Di Gregorio scava un nuovo solco (25-17), ma le campobassane finiscono con il perdersi ancora una volta ed agevolare un 5-0 di Roma che vale il -3 (25-22) e col successivo canestro di Giorgi in transizione anche il -1 (25-24). De Pasquale rompe il sortilegio con un tiro morbido dalla media che dà la stura alla realizzazione di Reani e ai successivi due liberi messi a segno da Di Costanzo per l’antisportivo a Gelfusa. Giorgi da tre prova a dare la scossa al San Raffaele, ma sono prima Reani e poi Ciavarella, dalla linea dei liberi, a riallontanare le magnolie (passate intanto a zona in difesa).
Gelfusa è l’ancora di salvataggio delle capitoline che restano a due possessi di distacco, mentre Sabatelli decide di utilizzare Ciavarella – per l’ultimo minuto del periodo – da quattro tattico. Sull’altro fronte, le capitoline che già da qualche minuto hanno iniziato una gara da corrida si trovano a dover fare i conti con il quarto fallo di Zavagnini prima dell’intervallo lungo. E – dalla loro – hanno anche il buzzer beater di Giorgi che fissa il punteggio sul 38-35 all’intervallo lungo.
FORTE TERRORE Il rientro dopo l’intervallo porta Roma ad arrivare a -1 (38-37) con Campobasso nel frattempo che prova a consolidare il quintetto con Ciavarella quattro tattico ed il tiro dalla media di De Pasquale che significa un possesso pieno di margine. Il canestro di Prosperi vale il sorpasso capitolino (40-41), ma subito De Pasquale ricaccia le laziali dietro. Il problema è che la tensione si taglia a fette quindi gli errori si susseguono su ambedue i fronti. Ancora Giorgi realizza il sorpasso, mentre Sabatelli prova a variare tutte le proprie alchimie con Roma che sale sino al +3 (42-45) con un canestro siglato Marchetti. Anche le ospiti – nel frattempo – hanno deciso di mettersi a zona. Ma il 3/3 dalla linea dei liberi di Di Gregorio sancisce la parità a 45. Sabatelli tenta la carta del quintetto più fisico con Roma che prova la pressione alta, venendo bucata da Di Gregorio. Roma sorpassa, Di Gregorio mette la tripla del nuovo vantaggio, subito ribaltato. Alesiani concreta ai liberi cambia nuovamente l’inerzia di una gara il cui epilogo è ancora lungi dall’essere scritto perché, nonostante Di Gregorio continui a guadagnare viaggi in lunetta, il margine è esiziale, arrivando a quattro lunghezze sul rettilineo finale del periodo.
E ASSOLUTA LIBERAZIONE L’avvio dell’ultimo periodo è all’insegna del +6 firmato Ciavarella e dal successivo gioco alto-basso Ciavarella-Reani. Un’altra intesa efficace tra Dzinic e Reani consegna un margine più cospicuo alle rossoblù. Con metà periodo da disputare Campobasso può contare su ben tre possessi di margine ed il suo quintetto più fisico con Dentamaro nello spot di playmaker. Di Gregorio (capace al termine di ben trentadue punti) con due triple ed il libero realizzato per fallo tecnico di Giorgi spacca definitivamente la contesa, aggiungendoci poi altri tre tiri liberi per il +20 sul 78-58 con cui scorrono i titoli di coda sul match. Il resto è garbage time: Roma dà fondo alle sue undici rotazioni, Landolfi entra per Di Gregorio (meritata standing ovation per la tarantina) e manda in visibilio il pubblico di Vazzieri con una tripla che vale anche il massimo vantaggio di serata (+21 sull’81-60). Al termine in bell’evidenza ci sono gli abbracci tra tutte le magnolie per un’affermazione che regala alle rossoblù due punti di tutto rilievo.
SABATELLI FELICE Motivo di soddisfazione, tra l’altro, per il coach Mimmo Sabatelli che così analizza la prova delle sue a referto chiuso: “All’inizio siamo partiti bene, poi è subentrata un po’ di paura e siamo andati anche sotto. Ma abbiamo reagito bene e nel quarto periodo le ragazze sono venute fuori al meglio. Da questi ultimi dieci minuti dobbiamo ripartire perché in un simile frangente c’è la dimostrazione più evidente che questa squadra può giocarsela contro tutti”.
AREA COMUNICAZIONE MAGNOLIA CAMPOBASSO
Ph Maurizio Silla