LA MOLISANA MAGNOLIA, PER I #FIORELLINIDACCIAIO PARTE IL PERCORSO DEI PLAYOFF NAZIONALI
Il via alla quarta fase del percorso del team di serie B femminile, dopo la regular season, la fase ad orologio ed i playoff nella poule con Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, il team junior La Molisana Magnolia Campobasso entra nella fase nazionale di cadetteria che porterà sino alle quattro promozioni per l’A2.
Nel novero del primo spareggio, i #fiorellinidacciaio andranno ad affrontare l’I have a team Ragusa, formazione under 19 della Virtus Eirene (club di A1 al pari di quello rossoblù, che ha interrotto, come i #fioridacciaio, il proprio virtuoso cammino stagionale in semifinale). Con andata alle ore 16 della seconda domenica di maggio sul parquet del PalaMinardi e ritorno, all’Arena, sette giorni dopo (probabilmente alle ore 14 per consentire il rientro in giornata alle isolane) lo spareggio – che si svolgerà nell’ottica del doppio confronto con differenza canestri come avviene nelle coppe europee – ammetterà la vincitrice al concentramento numero due per la semifinale con le venete del Giants Marghera (andata in casa, ritorno nell’area veneziane), prologo all’eventuale finale con una tra Canegrate e la vincitrice del torneo piemontese che uscirà da una Final Four in programma questo weekend con in lizza Pegli, Derthona, Cuneo e Torino.
NUOVE SCOPERTE Per le due contendenti la chiusura del percorso dei team di A1 farà sì che, nella circostanza, saranno a disposizione un po’ tutte le rotazioni.
«Per noi – spiega alla vigilia il coach delle campobassane Gabriele Diotallevi – si tratta di una nuova scoperta contro una squadra che, come noi, ha dovuto fare i conti, sul suo percorso, con un organico che doveva conformarsi agli impegni dell’A1. Hanno elementi di assoluto spessore come Laura Gatti, Federica Mazza, Melaine Olodo e Josephine Di Fine, che rappresentano i loro riferimenti. In particolare, tra le interne, non hanno elementi di stazza, ma giocatrici molto mobili che consentono al loro coach (Ivan Baglieri, ndr) di dar vita ad un gioco particolarmente dinamico».
DIECI A REFERTO Le rossoblù, che raggiungeranno la Sicilia già al sabato, alla vigilia del match, presenteranno dieci rotazioni (nove del team under 19 cui si aggiungerà Costato). Di quel gruppo vincitore dello scudetto a Battipaglia mancheranno Boraldo, Quiñonez e Rizzo, pronte però a dare il proprio contributo alla causa già nel match di ritorno.
«Ritroviamo però Emma Giacchetti – aggiunge Diotallevi – il che ci darà ulteriore sostanza difensiva e fosforo nella manovra. In particolare l’intensità in difesa ed il poter prendere buoni tiri saranno aspetti di non poco conto, a fronte delle loro qualità di dinamismo e transizione. Troveremo delle situazioni diverse rispetto a quelle vissute sinora nel nostro torneo di pertinenza, ma dovremo farlo con la massima attenzione e con la più assoluta serenità per un’esperienza che porteremo avanti a testa alta ben consapevoli di quelli che sono i nostri punti di forza».
LAVORO SETTIMANALE Complice la chiusura della stagione dell’A1 al mercoledì sera, il gruppo ha affrontato una sola seduta insieme venerdì e lo farà ulteriormente, la prossima settimana, nel lavoro d’insieme che sarà ancora più ampio.
«Anche se dovremo modulare, contemporaneamente, il lavoro della prima squadra e quello dell’under 17 in prospettiva delle finali tricolori, facendo un passo alla volta, e come ho detto a tanti, se il club avesse centrato gara tre di semifinale sarebbero state ulteriori le occasioni di esperienza per i nostri prospetti», arringa il trainer.
PIANO PARTITA Che, entrando sul fronte del piano partita, chiosa: «Loro fanno molto show sulle situazioni di pick ‘n roll, motivo per cui dovremo trovare i giusti adattamenti, cercando qualche dettaglio differente da sfruttare e provando anche a trarre vantaggio da quelle che, sulla carta, dovrebbero essere le maggiori rotazioni rispetto alle loro».
FISCHIETTI LOMBARDI A dirigere il traffico sul match è stata designata una coppia di fischietti lombardi con primo arbitro Simone Guerrera di Vigevano e secondo Jacopo Spinelli di Cantù.
(foto Stefano Saliola)