LA MOLISANA MAGNOLIA, RIENTRO CON MILLE EMOZIONI: IL FINALE PERÒ SORRIDE A LUCCA
GESAM GAS E LUCE LE MURA LUCCA 68
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63
(23-18, 40-37; 56-50)
LUCCA: Dietrick 13 (5/11, 1/4), Natali 9 (2/6, 1/1), Wiese 17 (2/5, 4/9), Miccoli 10 (5/11), Kaczmarczyk 10 (2/5, 2/2); Parmesani 3 (0/2, 1/2), Frustaci 4 (2/4, 0/3), Gilli 2 (1/2), Gianolla (0/1). Ne: Azzi e Valentino. All.: Andreoli.
CAMPOBASSO: Trimboli 4 (0/3, 1/2), Chagas 7 (2/8, 1/6), Parks 13 (5/12, 0/4), Nicolodi 14 (4/7, 2/2), Premasunac 9 (3/6, 1/1); Quiñonez 10 (5/7, 0/2), Togliani 3 (1/5), Amatori 3 (1/1). Ne: Trozzola, Šrot e Vitali. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Dionisi (Ancona), Calella (Bologna) e Praticò (Reggio Calabria).
NOTE: fallo antisportivo a Premasunac (Campobasso). Tiri liberi: Lucca 3/9; Campobasso 6/12. Rimbalzi: Lucca 48 (Kaczmarczyk 12); Campobasso 38 (Premasunac 9). Assist: Lucca 15 (Dietrick 8); Campobasso 9 (Quiñonez 3). Progressione punteggio: 15-9 (5’), 34-28 (15’), 47-39 (25’), 62-55 (35’). Massimo vantaggio: Lucca 10 (47-37); Campobasso 1 (34-35).
Le due facce di una medesima medaglia, quella legata al confronto di Lucca. Da un lato la soddisfazione per una prestazione di grande sostanza a 42 giorni dall’ultimo match disputato (quello interno dello scorso 19 dicembre contro Lucca) nel novero di una contesa in cui i #fioridacciaio hanno dovuto fare i conti anche, complici dei problemi al ginocchio, con la presenza (peraltro molto rumorosa) solo dietro la panchina del proprio totem Reshanda Gray, ma alla fine hanno dovuto cedere il passo di sole cinque lunghezze (68-63). Dall’altro il rammarico per una gara che, con percentuali migliori al tiro (sia dal campo, sotto il 40%, che a cronometro fermo) e meno secondi tiri concessi avrebbe potuto portare La Molisana Magnolia Campobasso a vivere un match in equilibrio sino al suono della sirena e magari riuscire anche a fare il colpaccio.
ALL’INSEGUIMENTO Il rientro in campo delle campobassane porta con sé due triple consecutive sul groppone, ma le rossoblù (nella circostanza in versione oro) non si disuniscono e con un break di 7-0 si portano anche avanti. In questa fase è Nicolodi, dall’arco dei tre punti, un vero e proprio fattore per le magnolie, che riescono a restare in scia con Parks, salvo subire un nuovo break di 6-0 su cui le toscane costruiscono il vantaggio di cinque lunghezze (23-18) al 10’.
RISALITA COSTANTE Lucca prova a dare un nuovo strappo in avvio di secondo periodo, ma le molisane non si disuniscono e, anzi, con un numero di magia di Chagas riescono ad arrivare sino al -2 del 28-26. L’inerzia pare essere ora dalla parte del quintetto di coach Mimmo Sabatelli. E, in effetti, Nicolodi prima e la tripla di Premasunac poi consentono alle ospiti di conquistare il secondo vantaggio di serata sul 34-35. L’antisportivo sanzionato, però, alla stessa Premasunac dà l’abbrivio a Lucca che mantiene comunque un possesso di margine (40-37) all’intervallo lungo.
BREAK E CONTROBREAK Il rientro dagli spogliatoi esalta le toscane che, con un 5-0, arrivano sino al +8 del 45-37, che costringe il trainer delle magnolie Sabatelli a chiamare time-out. Lucca riesce ad arrivare anche al massimo margine della serata (47-37), ma proprio nel momento più difficile le campobassane riescono a trovare le giuste energie per dare vita ad un break di 7-0 che riporta i #fioridacciaio sino al -3 del 47-44. Lucca, però, fugge nuovamente sino al 53-44.
Quiñonez riavvicina le rossoblù, ma al 30’, dopo un nuovo +8, grazie ad un buzzer-beater le campobassane hanno due possessi di ritardo sul 56-50.
SINO ALLA FINE Togliani e Quiñonez provano a riavvicinare le rossoblù in avvio di ultimo quarto, Lucca, però ritorna a tre possessi sul 66-57 con le campobassane che accusano un po’ l’assenza del ritmo partita faticando per il lungo break. Un gioco da tre punti di Amatori rende vivo il finale (66-61) con quel gap di cinque lunghezze che non muta dopo l’ultimo canestro di Quiñonez, fissandosi nel 68-63 registrato a referto chiuso.
LUCIDA ANALISI Così, per il trainer delle campobassane, Mimmo Sabatelli la disamina di fine gara è la ‘somma algebrica’ di sensazioni dalle peculiarità contrastanti.
«Dispiace per certi versi – riflette – non essere riusciti a completare quanto siamo stati in grado di mostrare sul parquet per via dei tanti errori. Però, in tutta sincerità, deve prevalere la soddisfazione perché, su un parquet difficile e contro una squadra in forma, a fronte dei nostri 42 giorni senza gare e dovendo fare anche a meno di Reshanda (Gray, ndr), siamo stati capaci di disputare una prova accorta. Ripeto, sarebbero bastato un pizzico di attenzione in più, soprattutto sui tanti secondi tiri concessi, e saremmo stati in linea sino alla fine. Ora, però, dobbiamo guardare avanti. Questo è un momento complicato e dobbiamo uscirne al meglio, consapevoli che ci attende un’altra battaglia. Abbiamo davanti due settimane non semplici, ma dovremo trovare le forze per venir fuori da questa fase intricata. Le presetazioni delle nostre giovani? Oltre a Blanca, anche Giorgia (Amatori, ndr) è consapevole che può farsi sentire a livello di minutaggio. C’è bisogno di loro, anzi di tutte in questa fase».
SENZA RESPIRO In effetti, per le rossoblù, il calendario pone un altro incrocio a stretto giro. Mercoledì – per il recupero della diciassettesima giornata – le rossoblù saranno ospiti della Dinamo Sassari con palla a due fissata nel primo pomeriggio nel non canonico orario delle 14.