MAGNOLIA, GIANNI COLAGIOVANNI CURERÀ LA PREPARAZIONE FISICA

Lunedì, oltre che per il gruppo dei #fioridacciaio, sarà il suo D-day e – per le cinque settimane di preparazione che andranno ad anticipare l’ultima canonica di avvicinamento al campionato – il suo sarà un ruolo di demiurgo della struttura fisica del roster rossoblù.

Per la stagione 2018/19 La Molisana Magnolia Campobasso si affiderà a Gianni Colagiovanni quale preparatore fisico dell’organico di A2. In parte già vicino al club nel finale della scorsa stagione, il nuovo ‘prof’ del gruppo del capoluogo di regione è reduce da un’ultima stagione a San Severo in B maschile, dove ha fatto sì che la squadra pugliese arrivasse sino in fondo, tra campionato e Coppa Italia, nelle migliori condizioni possibili.

GENERE NEUTRO Per il preparatore fisico delle campobassane – però – pur cambiando il sesso dei protagonisti, fatti ovviamente i dovuti distinguo legati alle caratteristiche fisiche, non muta invece «il modello di prestazione. Le strutture quelle sì sono diverse, anche perché, al femminile, c’è un diverso rapporto nella muscolatura tra massa magra e massa grassa e questo finisce con l’incidere in aspetti di natura posturale, il che, tra l’altro, richiede una maggiore attenzione in materia di prevenzione delle situazioni infortunistiche».

PIANO DI LAVORO Particolarmente meticoloso nel proprio lavoro, Colagiovanni, davanti a sé, ha una tabella ben definita relativamente al lavoro da portare avanti. «La prima settimana – argomenta – sarà incentrata principalmente su di un processo di valutazione dello stato di forma del gruppo, poi ci dedicheremo ad un’opera di costruzione che riguarderà diversi aspetti importanti: nello specifico la mobilità articolare, la stabilità e la flessibilità. Ho avuto modo di parlare con i singoli elementi del roster, sia le confermate che i nuovi innesti, cercando di comprendere il loro vissuto sportivo e le problematiche magari emerse. Nel caso delle nuove arrivate, poi, ho anche colloquiato coi loro precedenti preparatori fisici e questo senz’altro mi aiuterà nel riuscire a svolgere un lavoro di maggiore qualità«».

SALA PESI Ambito in cui – soprattutto a livello preventivo – assume un’importanza notevole lo stesso aspetto della pesistica. «Che – aggiunge – al femminile va adattata diversamente rispetto al maschile, in considerazione del fatto che solitamente i ragazzi hanno più confidenza con questo particolare fronte della preparazione«».

ESPERIENZA PREGRESSA Dalla sua, peraltro, Colagiovanni porta le sensazioni di alcune stagioni importanti come quelle vissute a San Severo. «»Mi auguro – spiega – di portare nella mia terra le sensazioni di questi tornei di rilievo. In particolare, il metodo e l’applicazione alla base di un lavoro proiettato ai successi e all’ottenimento del miglior tipo di risultato. Del resto, l’auspicio che faccio a me, allo staff tecnico e alla squadra è quello di poter arrivare il più in alto possibile».

IMPEGNO E RESPONSABILITÀ Un onere in più all’apparenza, anche perché legato all’ambiente di casa. «Nel nostro lavoro – ribatte il ‘prof’ delle magnolie – si ha sempre a che fare con le responsabilità in qualsiasi tipo di situazione. Farlo nella propria regione può dare, però, quel pizzico di energia in più in quei momenti di stanchezza che fisiologicamente possono arrivare. Anche perché, per il resto, la passione e la determinazione sono sempre alte, indipendentemente dalla maglia indossata«».

AVVICINAMENTO GRADUALE E che le idee di Colagiovanni abbiano uno snodo ben preciso è facilmente riscontrabile dal cronoprogramma che farà da sfondo al lavoro da impostare.

«Dal 20 agosto all’esordio in campionato del 29 settembre avremo sei settimane piene di preparazione, un periodo sostanzioso, tanto più considerando che tutte, tra l’altro, hanno lavorato durante l’estate. L’intento è quello di programmare nel modo migliore e più funzionale possibile alla prima di regular season».

GRUPPO DILIGENTE A dar manforte alle considerazione del preparatore fisico dei #fioridacciaio c’è pure un indizio non indifferente.

«Tutto il gruppo delle ragazze – chiosa – mi ha fatto già una gran bella impressione. Sono tutte attente alla cura dei dettagli e, parlando con loro, ognuna mi ha anche esposto le proprie problematiche. A livello individuale ho definito un piccolo programma da portare avanti durante la sosta pienamente recepito, il che rappresenta un segnale di grande professionalità, sia nelle cinque nuove arrivate che nelle tre confermate, particolarmente attente al loro aspetto fisico come ho avuto modo di vedere nel finale della scorsa stagione. Del resto, la cura di questo dettaglio influisce sull’opera di prevenzione e, a cascata, ha un’importanza fondamentale anche sulla qualità dell’aspetto più squisitamente tecnico-tattico».