MAGNOLIA, A CIVITANOVA TRIS DI SUCCESSI SFUMATO PER UN SOFFIO

Le seconde opportunità concesse alle marchigiane impediscono alle rossoblù di centrare un exploit di rilievo

L’analisi di coach Sabatelli: “Un po’ di nervosismo quando non sono entrati i tiri da fuori”

 INFA FEBA CIVITANOVA MARCHE 52

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 49

(9-12, 27-21; 40-33)

CIVITANOVA MARCHE: Bocola 13 (5/8, 1/2), Mataloni 7 (2/5, 0/1), Perini 2 (1/9, 0/3), Ceccarelli 18 (3/7, 3/8), Rosier 2 (1/3, 0/1); Orsili 8 (4/7), Trobbiani 2 (1/5), Marinelli (0/1 da 3), Paoletti (0/1). Ne: Pelliccetti e D’Amico. All.: Matassini.

CAMPOBASSO: Alesiani 3 (0/2, 0/2), De Pasquale 6 (3/5, 0/3), Ciavarella 11 (4/9, 1/4), Reani 15 (6/11), Dzinic 1 (0/1);Di Gregorio 13 (1/2, 2/4), Di Costanzo (0/1), Dentamaro (0/1). Ne: Corsetti e Landolfi. All.: Sabatelli.

ARBITRI:Uncini (Ancona) e Bertuccioli (Pesaro Urbino).

NOTE:uscita per cinque falli Rosier (Civitanova Marche). Fallo antisportivo a Rosier (Civitanova Marche). Tiri liberi: Civitanova Marche 6/7; Campobasso 12/19. Rimbalzi: Civitanova Marche 33 (Bocola 9); Campobasso 40 (Reani 11). Assist: Civitanova Marche 17 (Perini 5); Campobasso 11 (Alesiani 5). Progressione punteggio: 3-7 (5’), 18-16 (15’), 35-27 (25’), 47-37 (35’).Massimo vantaggio: Civitanova Marche 11 (27-16); Campobasso 6 (0-6).

Una grande consapevolezza: quella di poter giocare alla pari con le big (nel caso specifico il Civitanova Marche quinto della graduatoria) e di riuscire a stare ‘sul pezzo’ anche quando l’avversaria prova a dare uno strappo deciso (nel caso specifico un margine in doppia cifra).

Ma, al tempo stesso, un disappunto evidente per un confronto in cui, variando qualche dettaglio (il numero dei secondi tiri concessi soprattutto nel secondo quarto e nel complesso il dato ai tiri liberi), l’epilogo avrebbe potuto consegnare un referto di color rosa (e non giallo).

Così la Pasquetta della Magnolia Campobasso non riesce a regalare alle rossoblù il terzo successo consecutivo ad un gruppo che però, anche in riva all’Adriatico, testimonia (una volta in più) di aver acquisito delle certezze per nulla marginali.

AVVIO DETERMINATOA differenza di tante altre esibizioni lontano da Vazzieri, l’avvio dei #fioridacciaio è all’insegna della grande determinazione. Il 6-0 d’abbrivio sembra tagliare le gambe alle marchigiane costrette a lambiccarsi con un attacco che batte in testa di fronte alla difesa all’insegna degli anticipi da parte delle rossoblù. Reani, con sette punti, è l’ago della bilancia per le campobassane che chiudono il parziale avanti di tre lunghezze.

SECONDI TIRINel secondo quarto, dopo un avvio all’insegna delle polveri bagnate, Civitanova Marche inizia a sfruttare i diversi secondi tiri costruiti e piano piano arriva a metà periodo con un margine di due lunghezze (18-16) che rappresenta il pungolo per arrivare all’intervallo lungo con due possessi pieni di margine (27-21) dopo aver toccato anche il margine di undici punti.

ENIGMA CECCARELLI Nel terzo periodo le civitanovesi mantengono il vantaggio, portandolo anche a tre possessi. In particolare è Ceccarelli con le sue triple – alcune delle quali fuori ritmo – a scavare il solco che, in altri momenti della stagione, sarebbe stato uno scossone troppo forte per le rossoblù.

REAZIONE A CATENA Le marchigiane paiono viaggiare sulle ali del vantaggio costruito nel terzo periodo ed arrivano anche ad un gap in doppia cifra al 35’. Qui, però, nasce una reazione di tutto rilievo che si sostanzia in un 12-5 che porta, nell’ultimo minuto, le campobassane a soli tre punti di scarto. L’epilogo è in una palla persa di una stoica Di Gregorio (in campo nonostante un virus che ne aveva reso incerta la partecipazione al match sino all’ultimo momento) che consente a Civitanova Marche di poter festeggiare il successo tirando un forte sospiro di sollievo in virtù di un’inerzia che sembrava passare nuovamente (e pienamente) dalla parte delle magnolie.

L’ANALISI DEL COACH A referto chiuso, così, l’analisi del coach delle campobassane Mimmo Sabatelli è tutto un insieme di sensazioni che si sovrappongono.

“Un po’ di rimpianto c’è – discetta – anche perché siamo partiti bene e poi ci siamo innervositi, andando un po’ in crisi nel momento in cui non ci entravano i canestri da fuori. È altrettanto vero, però, che c’è grande la consapevolezza che questa squadra non si disunisce anche nei momenti di difficoltà. C’è da lavorare, però, perché è un peccato dar vita a questa trasferta con un buon avvio, per poi mollare e riuscire a riprendere il confronto. Dobbiamo limare qualche altro dettaglio, però resta il fatto che ce la siamo giocata appieno in un campo difficile come questo”.

Nello specifico, in quella che è l’analisi tecnica della contesa, ad emergere è il dato dei secondi tiri concessi. “Era un aspetto che avevamo evidenziato nel piano partita – aggiunge – ossia il non concedere loro rimbalzi offensivi. Normale, poi, andare in difficoltà contro una squadra sul cui parquet hanno vinto in pochi club (nello specifico solo Empoli e Faenza), che, nella scorsa stagione, ha fatto i playoff e che ha un vissuto di gruppo alle spalle importante”.

VERSO UN ALTRO BIG MATCH Per le campobassane, ora, un altro esame di non poco conto come la trasferta di sabato in Toscana sul campo della corazzata San Giovanni Valdarno.

“Da cosa ripartiamo? Senz’altro dalla voglia che questa squadra ha di non mollare mai – chiosa Sabatelli – e dal fatto che, anche in questa gara, abbiamo lottato su ogni pallone. Dovremo cercare di evitare le pause endemiche in questo gruppo. La nostra squadra soffre, talvolta, di alcune amnesie che finiscono per essere pagate contro le big, diversamente da quanto avviene con le squadre della metà destra della classifica”.

AREA COMUNICAZIONE MAGNOLIA CAMPOBASSO