MAGNOLIA ALLA RICERCA DELLA DECIMA PERLA SUL PARQUET DI VAZZIERI

Proseguire nel proprio percorso all’insegna dei referti rosa sul parquet amico del PalaVazzieri, puntando a centrare la doppia cifra (un successo sarebbe il decimo in altrettanti confronti nella struttura del capoluogo di regione e porterebbe l’attuale serie di affermazioni consecutive dei #fioridacciaio a quota cinque). Riuscirci per entrare nel migliore dei modi nell’alveo del ciclo terribile che attenderà le rossoblù da metà febbraio sino a metà marzo.

Per il primo di due impegni interni consecutivi – il prossimo sarà contro la seconda della classe Palermo – La Molisana Magnolia Campobasso è pronta a confrontarsi con l’Integris Elite Roma, team attualmente in lotta per trovare un posto al sole ed uscire dalla zona playout.

AMARCORD FELICE Rispetto all’andata, il team capitolino ha operato alcune variazioni sia nel roster (a fronte dell’innesto di Silvia Ceccarelli hanno salutato il gruppo Gentle e Bambini) che a livello di conduzione tecnica (Maurizio Pasquinelli ha preso il posto di quel Massimo Prosperi ex idolo degli appassionati molisani per la sua esperienza campobassana da giocatore del team di serie B maschile). Proprio nel match del quinto turno, che portò ad un successo per 57-43, forti anche del sostegno dei propri supporter, le magnolie riuscirono a trarre quell’energia necessaria per dare vita ad una serie da applausi in grado di consegnare loro l’attuale leadership in solitaria nel girone Sud dell’A2, dall’alto, inoltre, dell’ulteriore primato di squadra con meno referti gialli sul proprio cammino tra tutti i team cestistici in rosa dei tornei nazionali.

«Quella – spiega il coach delle rossoblù Mimmo Sabatelli – fu una partita importante, perché, pur dovendo fare i conti con qualche difficoltà, siamo riusciti a venire fuori alla grande con un finale di grande sostanza, tanto più sul campo di una vera e propria matricola terribile in grado di mettere in difficoltà chiunque nel proprio impianto».

PRIMA ED ORA Le sensazioni di quel 21 ottobre devono, però, lasciare il passo all’attualità di un match «altrettanto delicato perché ci metterà di fronte ad un’avversaria intenzionata ad uscire da una situazione di graduatoria scomoda e pronta a giocarsela sino in fondo. Per noi, però, sarà l’occasione di migliorare ulteriormente le alchimie nelle nostre rotazioni e far entrare ulteriormente Elisa Mancinelli in quello che è l’impianto di gioco di questo team».

GUARDIA ALTA A dar manforte, peraltro, all’intento della formazione campobassana c’è l’opportunità di disputare la gara nel proprio impianto, sinonimo – per le magnolie – di referti rosa in cassaforte al termine della contesa.

«Il dato dell’imbattibilità interna – spiega Sabatelli – sicuramente ci inorgoglisce, ma questo non deve farci assolutamente abbassare la guardia, anzi. Sapere, però, di poter contare sull’entusiasmo e sull’incitamento dei nostri tifosi è senz’altro un motivo di carica ulteriore per provare a sfruttare le nostre caratteristiche e far emergere le qualità di questo roster».

POLSO DELLA SITUAZIONE Da un punto di vista fisico, il barometro dello stato di salute nel team campobassano tende al sereno assoluto.

«La squadra – aggiunge il coach rossoblù – si è allenata bene in settimana. Fisicamente la condizione è buona ed il gruppo ha guadagnato in brillantezza e lucidità, dopo aver fatto i conti con un leggero appannamento figlio anche del richiamo di preparazione. Tecnicamente, poi, il passare dei giorni ci sta consentendo di inserire sempre più nei giochi Elisa (l’ultima arrivata Mancinelli, ndr)».

PIANO PARTITA Altrettanto chiare, poi, sono le priorità strategiche per la truppa del capoluogo di regione.

«Così come all’andata, dovremo tenere le nostre antagoniste ad un punteggio basso, mentre, sul versante offensivo, mi auguro di vedere ulteriori progressi. A Forlì, eccezion fatta per un terzo quarto concreto, negli altri tre periodi non siamo riusciti a fornire le risposte desiderate. L’intento, in attacco, è quello di aumentare le nostre medie ed attestarci su target che possono essere propri delle potenzialità complessive che questo team ha nelle sue corde».